Canale A Colori: l’evento di luci e colori sul Naviglio Grande per la Milano Design Week

Ritorna Canale A Colori: un percorso di esplorazione attraverso i colori in varie espressioni, nell’uso quotidiano, nell’arte applicata e nella luce che trasforma.

Durante la Milano Design Week, uno spettacolo di coreografie di colori e luci animeranno il tratto finale del Naviglio Grande a Milano!

Canale A Colori, un progetto firmato Arti Minime con il contributo di Regione Lombardia, “colorerà” il Naviglio Grande, il BarconeMilano e il Centro dell’Incisione con incredibili installazioni ed effetti speciali, durante la settimana del Design, da martedì 18 a domenica 23 aprile 2023.

Canale a Colori: dove e quando

Il luoghi dell’iniziativa

Il Naviglio Grande

Il luogo prescelto per l’iniziativa è proprio il Naviglio Grande, uno dei luoghi simbolo di Milano; uno spazio in cui storia, innovazione e arte si incontrano, rendendo innegabile la sua attrattiva per milanesi e turisti. Leggi tutto

Inizia l’asciutta autunnale

Da oggi inizieranno le manovre per l’asciutta autunnale dei Navigli, come riporta il sito del Consorzio Est Ticino Villoresi.

Diga di Turbigo

Questa in foto è la diga di Turbigo, sullo sfondo la centrale termoelettrica, e da qui inizierà la secca del Naviglio Grande

Ricordiamo che le manovre di riduzione e reimmissione delle acque nei canali sono progressive, inizieranno indicativamente nelle date
sopra indicate, ed avranno una durata variabile per ogni canale, tali date potranno essere soggette a modifiche in
relazione a sopraggiunte necessità consortili

Inoltre, durante il periodo di asciutta, è vietato ingombrare in qualunque modo l’alveo dei canali e navigare, salvo specifica autorizzazione del Consorzio Est Ticino Villoresi.

Anche la pesca è vietata durante l’asciutta.

Villa Gaia Grandini

Villa Gaia Gandini, così denominata nella seconda metà del Quattrocento per il carattere delle feste che vi si svolgevano, è uno dei più antichi edifici lungo i Navigli milanesi ed è tra i primi edifici con carattere di villa in Lombardia e tra i più ricchi di ricordi storici. La villa è situata a Robecco sul Naviglio, un comune in provincia di Milano, conosciuto soprattutto per la presenza di numerose residenze estive di importanti famiglie Milanesi.

Utilizzate come luoghi di svago, in queste residenze ospitavano feste e balli e proprio per questa particolarità vengono chiamate ancora oggi “Ville di delizia”.

Il complesso di villa Gaia venne realizzato a partire dal Quattrocento su quello che rimaneva di un antico fortilizio medievale che affiancava il corso del Naviglio Grande. Il curioso nome di “Villa Gaia” le pervenne già dalla fine del Quattrocento in quanto luogo di divertimenti di Ludovico il Moro che la sfruttò come residenza di caccia, epoca della quale si possono ancora ammirare alcune finestre archiacute ritrovate sotto i rivestimenti successivi.

L’origine della proprietà è però da ascrivere alla metà del Quattrocento quando il conte Vitaliano I Borromeo acquistò dalla ducale camera di Milano una pezza di vigna posta in Robecco, dell’ampiezza di 70 pertiche circa, sequestrata a suo tempo dal governo milanese al nobile Sperone Pietrasanta. Qui egli iniziò a costruire una residenza di campagna per sé e per la sua famiglia. La proprietà passò quindi al figlio Filippo Borromeo, sposato con Francesca Visconti e quindi ai discendenti della coppia. Fu durante quello stesso periodo (ottobre 1481 precisamente) che la duchessa Bona di Savoia, vedova del duca Galeazzo Maria Sforza, che era stata estromessa dal governo di Milano dal cognato Ludovico il Moro venendo segregata al castello di Abbiategrasso, giunse in visita alla villa che doveva ormai apparire completa, sostandovi per alcuni giorni con la sua corte. Giovanni Borromeo, col fratello Vitaliano, sposati ma senza eredi, lasciarono erede del grande possedimento robecchese il nipote Ludovico Visconti con testamento del 1493, con inoltre l’obbligo però di assumere anche il cognome di Borromeo e dando così origine al ramo dei Visconti-Borromeo.

Pirro I Visconti Borromeo ebbe due figlie, Bianca e Cornelia, ed alla prima passò la proprietà di villa Gaia a Robecco, trasmettendola così alla famiglia del marito, il conte Gaspare Biglia. Il nipote omonimo di questi, sposò Maria Visconti ed ebbe per figlia Anna Teresa Biglia che fu consorte del conte Eugenio Confalonieri. Lo stesso Eugenio Confalonieri morì nella villa di Robecco il 29 novembre 1771, dove era solito dimorare. La villa passò quindi al figlio di questi, Tiberio, e quindi al nipote Federico, noto cospiratore, che la utilizzò sovente come residenza estiva. La famiglia Confalonieri rimase proprietaria della villa sino al 1876 quando questa venne venduta al nobile Antonio Gabrini il quale successivamente la lasciò al nipote, l’ingegnere Giulio Decio. Attualmente la proprietà è in capo alla famiglia Gandini.

Gli interni sono caratterizzati dagli ampi saloni con soffitti settecenteschi a passasotto, decorazioni a grisaglia dell’Appiani e meravigliosi camini, che efficacemente testimoniano la successione delle epoche e dei relativi stili predominanti.
Distintivi, all’esterno, risultano essere il portico a chiostro su tre lati con pareti affrescate, l’ampia terrazza in stile sul Naviglio e l’imbarcadero – originario attracco, ancora funzionante, del battello padronale – e il parco con due viali alberati ornati da antiche statue.

 

 

Fonti:
– https://it.wikipedia.org/wiki/Villa_Gaia
– https://www.residenzedepoca.it/matrimoni/s/location/villa_gaia_gandini/
– http://www.villagaiagandini.it/cenniStorici.html

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