Una piccola guida alla scoperta di una delle zone più visitate a Milano
Articolo scritto da UseBounce.com
Che sia primavera o autunno, caldo o freddo, un giorno feriale o un giorno festivo, essere turisti a Milano richiede una doverosa visita a una delle zone più originali e pittoresche della città: la zona dei Navigli.
Anche se è difficile immaginare Milano senza i motorini che ronzano tra i suoi iconici tram gialli e le lussuose supercar italiane, questa città un tempo funzionava principalmente sull’acqua e non sulle ruote.
Tuttavia, dei tanti chilometri di canali che attraversavano la città, rimangono oggi solo due corsi d’acqua principali: il Naviglio Grande e il Naviglio Pavese, e il loro punto di convergenza, la Darsena, è ora un quartiere emergente pieno di luoghi alla moda ma anche ricchi di storia.

Prima di cominciare… che cosa sono i Navigli?
I Navigli di Milano sono stati, e in parte lo sono ancora, un imponente sistema di canali con una pluralità di scopi: l’irrigazione dei campi, la navigazione su chiatte e battelli (sia di merci, sia di passeggeri!), a scopo difensivo e per il rifornimento d’acqua alla città.
La presenza di questi corsi d’acqua fece la fortuna di Milano, e ciò durò per secoli: consentì lo sviluppo dell’agricoltura e rese più sicuro il commercio e i trasporti, sia perché le vie di terra erano più pericolose, in quanto facile preda di briganti e malviventi, sia perché le chiatte e i barconi potevano trasportare una quantità di merce e di passeggeri ben superiore a quanto poteva farlo il dorso di un mulo lungo strade sterrate e impervie.
Visitare i Navigli
Per cominciare la visita all’area dei Navigli, il suggerimento è quello di raggiungere Porta Ticinese, dove si trova la Darsena, l’antico porto di Milano e oggi centro del quartiere, bacino nel quale giunge il Naviglio Grande ed il fiume Olona e si origina il Naviglio Pavese.
Un tempo considerata una zona periferica e degradata, oggi, restaurata e riqualificata attraverso il recupero di numerosi edifici storici nonché la ristrutturazione delle rive, è diventata una delle zone più romantiche, più frequentate e più alla moda della città.

I canali sono attraversati da piccoli ponti e le viuzze che vi si affacciano ospitano le tipiche case di ringhiera, i negozi di moda e di antiquariato, le librerie e i bar, le tradizionali trattorie e gli eleganti ristoranti. Tutti questi locali animano le giornate e la nightlife dei milanesi, così come dei numerosi turisti che scoprono una Milano spesso inaspettata.
Passeggiare lungo i Navigli è un’esperienza imperdibile, che vi permetterà di immergervi in un’atmosfera esuberante e vivace lungo le rive dei canali. La cosa curiosa è che non appena vi sarete inoltrati in uno dei vicoli laterali lasciando le rive (la Ripa di Porta Ticinese o l’Alzaia del Naviglio Grande), scoprirete una realtà completamente diversa: più sobria e semplice, dove il vocio della gente svanisce e dove i milanesi si rifugiano alla ricerca di un po’ di silenzio e tranquillità.
Di giorno è uno spazio per lunghe passeggiate e gite turistiche a piedi o in bicicletta o, perché no, in barca, come vedremo in seguito, mentre di notte si anima grazie alla presenza di numerosi locali mondani tipici della vita notturna milanese.
Se decidete di passare un po’ di tempo in questa zona, vi consigliamo di lasciare i vostri bagagli e borse a Milano in uno dei tanti depositi presenti in città, per evitare di portarvi appresso pesi fastidiosi e lasciare gli effetti personali al sicuro sotto custodia. Così, vi muoverete più liberi e sereni!
Visitare i Navigli in battello
Milano non sarà certo una città sull’acqua come Amsterdam o Venezia, tuttavia è possibile fare un tour a bordo dei battelli che navigano lungo il Naviglio Grande, ovvero l’antica Strada dei Marmi del Duomo, o nel Naviglio Pavese, che siamo certi troverete stupefacente; qui, infatti, ci sarà da superare un dislivello del corso d’acqua di quasi due metri – dovuta alla differente altezza del letto del canale – con la Conchetta, cioè una sorta di ascensore per le barche; si tratta di una chiusa che nella zona viene chiamata semplicemente “conca”.
Di battelli ed itinerari ce ne sono diversi, si potrà addirittura fare un giro in gondola proprio come a Venezia, ma una scelta particolare potrebbe essere unire la gita in battello ad uno dei classici riti milanesi, ovvero quello dell’aperitivo. Quindi, aperitivo in battello!

Mercati, fiere e mercatini:
La zona dei Navigli è veramente una perla per gli amanti dei mercati, tanti sono infatti i mercati e mercatini organizzati nella zona, dal mercato delle pulci a quello di antiquariato, dai mercatini di frutta e verdura a quello degli oggetti vintage.
In Piazza XXIV Maggio al numero 14 troverete ogni giorno il Mercato coperto della Darsena, piccolo ma davvero grazioso, che offre prodotti tipici milanesi ma anche spezie e frutta esotica. Il mercato è aperto con i seguenti orari:
- Lunedì dalle 08.30 alle 13.00;
- Dal martedì al sabato dalle 08.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00;
- Chiuso la domenica.
Degno di nota e anche il “mercatino delle pulci” più vecchio della città: la Fiera di Sinigallia, aperta tutti i sabati dalle 8.00 alle 18.00 è il punto di ritrovo di collezionisti di tutte le età, dai giovani punk e metallari in cerca di accessori ai collezionisti di ninnoli e chincaglieria. Il mercato si trova in Ripa di Porta Ticinese, nel tratto tra Via Paoli e Via Barsan.
Ma è durante il periodo natalizio che l’atmosfera diventa magica, quando il Naviglio Grande diventa una delle zone più suggestive della città, grazie alle numerose luci delle bancarelle e delle decorazioni natalizie che riflettendosi sull’acqua ne raddoppiano l’incanto.
L’atmosfera non è meno fascinosa in primavera e in autunno, durante la Fiera dei Fiori e Sapori, durante la Fiera dell’Arte sul Naviglio e durante le ultime domeniche di ogni mese, quanto qui si insedia il Mercato dell’Antiquariato, con oltre 400 bancarelle!

Le chiuse dei Navigli, capolavori ingegneristici
La storia dei Navigli è strettamente legata a quella della costruzione del Duomo di Milano. Infatti, questi permettevano e rendevano più agevole il trasporto su barconi del prezioso marmo bianco/rosato di Candoglia, il marmo con cui fu costruito il Duomo.
Era importante portare il materiale da costruzione quanto più possibile vicino alla Fabbrica del Duomo, per velocizzarne la realizzazione e renderla meno faticosa. Persino Leonardo da Vinci fu incaricato da Ludovico il Moro nel progetto, con la complicata missione di perfezionare il sistema di chiuse ideate qualche anno prima dagli ingegneri del Duomo.
Una curiosità: per avvantaggiare la costruzione del Duomo di Milano, le imbarcazioni adibite a tali trasporti erano state esentate dal pagare il dazio e su di esse vi era stato inciso l’acronimo AUF, Ad Usum Fabricae, da cui ebbe origine il detto ”a ufo” per indicare l’azione di ottenere qualcosa senza pagare alcunché in cambio.