È in corso l’operazione di smantellamento degli esercizi galleggianti presenti lungo il primo tratto del Naviglio Pavese in via Ascanio Sforza. L’intervento arriva dopo che il Tar, nel luglio scorso, ha rigettato l’ultimo ricorso presentato dai proprietari dei barconi abusivi, per occupazione non autorizzata di spazio del Demanio. Il Comune di Milano ha sempre ritenuto i ristoranti galleggianti incompatibili con i vincoli ambientali cui sono soggetti i Navigli.
Le operazioni dureranno fino a venerdì 5 gennaio. I barconi non saranno completamente smantellati. Al momento viene tolta la parte superiore per permettere di sollevarli dal Naviglio Pavese e poi portarli con trasporto eccezionale in un deposito.
E’ dal 1995 che va avanti la battaglia legale dell’amministrazione contro i tre barconi, che già all’epoca non avevano un regolare permesso per l’occupazione di uno spazio demaniale, ovvero le acque del Naviglio. “Incompatibilità con la qualità monumentale dei siti e con la navigazione turistica“: questo dicono già da anni i numerosi tentativi del Comune, con il parere di appoggio della Sovrintendenza, per mandare via i barconi. Due appartengono alla pizzeria Le Mole, uno al Cristal Pub e un altro all’Old Camillo’s Pub.
La strada (via A. Sforza) resterà chiusa fino al completamento dei lavori, previsto per sabato.
“Un pezzo di storia che se ne va“, a detta di molti, tuttavia in un’ottica di un futuro ripristino della navigazione sul canale, questo intervento risulta tanto necessario quanto doloroso.
Molto apprezzati dai giovani che popolano la movida milanese del sabato sera, affascinanti e folkloristici per i turisti, ricercati dai fotografi, che sempre più spesso si appostano sul cosiddetto “ponte del Trofeo” per fotografarli. Insomma, nell’immaginario collettivo e turistico, Milano era anche questo…
Si spera che la decisione sia stata presa soprattutto in vista di un ripristino totale della navigazione sul canale, piuttosto che per una mera questione di guadagni e permessi demaniali negati.