I Molini di Certosa

Nel 1889 dall’unione di quattro mulini, di cui due a ruota, nasce la Molini Certosa, Società per Azioni. I mulini utilizzavano il salto d’acqua del Naviglio Pavese per produrre l’energia necessaria ai macchinari che macinavano il grano, e costituivano uno dei più moderni impianti di macinazione in Italia.
Oggi di quei mulini è rimasto solo l’edificio centrale a sei piani.

Da allora l’architettura esterna dell’edificio è rimasta sostanzialmente immutata ed è oggi classificata fra le costruzioni di maggiore interesse storico/industriale. Nel corso degli anni, le installazioni tecniche sono state invece costantemente aggiornate e pongono l’azienda all’avanguardia rispetto all’intero comparto molitorio nazionale.

Molini Certosa è una delle più significative realtà dell’industria molitoria italiana, sinonimo di qualità e varietà nella produzione di semola e farina. Le materie prime utilizzate sono il grano duro e il grano tenero provenienti dall’Italia, dall’Europa e dall’America Settentrionale.

Numerosi sono i macchinari usati, diversi per dimensioni e per funzione: ci sono i laminatoi che macinano il grano, i plansichter che selezionano la dimensione del grano macinato e della farina, le semolatrici che dividono, a parità di dimensioni, i pezzi di grano dalla crusca.

L’energia utilizzata è soltanto elettrica. La farina ottenuta è venduta sul mercato interno ad aziende alimentari, a supermercati, a pasticcerie, e su quello estero, ad esempio quello americano. Per alcune aziende i prodotti vengono già impacchettati nei sacchetti con il loro marchio.

Dal 2007 si è aggiunto allo stabilimento storico il nuovo impianto di Corte de’ Frati a Cremona.

 

Fonti:
– http://www.molinicertosa.it/
– http://www.naviglilombardi.it/poi/i-molini-certosa/?level=last&new_id=18356&back_level_id=18707&post_type=acd_poi

error: Content is protected !!